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Una casa che viene aperta nel nome dell’accoglienza di bambini e ragazzi, la stessa accoglienza che è stata la ragione di vita di Ezio Palombo a cui la casa è intitolata. Si è svolta questa mattina a Vaiano l’inaugurazione di Casa Ezio, struttura pronta per ospitare una comunità di pronta accoglienza residenziale per 10 minori dai 12 ai 18 anni in situazione dii difficoltà.

Casa Ezio, di proprietà del Comune di Vaiano, nasce nell’edificio dell’antico mulino della Badia, integralmente ristrutturato con il sostegno della Regione Toscana, dall’Edilizia Pubblica Pratese.

Stamani sono intervenuti la consigliera regionale Ilaria Bugetti, il sindaco del Comune di Vaiano Primo Bosi, l’assessore ai Servizi Sociali Giulio Bellini, il presidente della Società della Salute Area Pratese Simone Faggi con la direttrice Lorena Paganelli, la presidente di Edilizia Pubblica Pratese Marzia De Marzi. Presenti anche la vicepresidente della Provincia, Paola Tassi e l’assessore del Comune di Poggio a Caiano Patrizia Cataldi.

“Una struttura che viene messa a disposizione dei minori del territorio pratese e che per la comunità di Vaiano rappresenta un obiettivo a cui si è lavorato con convinzione, proprio per onorare i valori su cui si è impegnato Ezio Palombo”, ha messo in evidenza il sindaco Bosi con l’assessore Bellini. La consigliera Bugetti ha sottolineato l’impegno della Regione per non far mancare le risorse necessarie a garantire la presenza di strutture come Casa Ezio. Il presidente della Società della Salute e vicesindaco Faggi, che ha conosciuto Ezio Palombo, ha messo in evidenza proprio la determinazione del Comune di Vaiano per realizzare la struttura che adesso è a disposizione di bambini e ragazzi in difficoltà di tutto il territorio provinciale.

Per la gestione della comunità di accoglienza si è chiuso da pochi giorni l’avviso della Società della Salute pratese che consentirà di individuare un ente del terzo settore da coinvolgere nella coprogettazione degli interventi, in modo da rendere maggiormente efficaci e appropriate le risposte fornite ai bisogni delle persone e di promuovere reti per lo sviluppo qualitativo degli interventi. Nella struttura i minori arriveranno per un provvedimento o intervento disposto dall’Autorità Giudiziaria, dalle Forze dell’Ordine o dal Servizio Sociale professionale del territorio della provincia di Prato e potranno rimanervi per un periodo massimo di 6 mesi. I locali sono già stati attrezzati per l’accoglienza.

Oltre al centro di accoglienza la struttura comprende anche due spazi polivalenti, che vengono messi a disposizione dell’associazionismo locale. In una delle sale è allestito il percorso espositivo – illustrato stamani da Alessia Cecconi e Luisa Ciardi della Fondazione CDSE - che racconta l’esperienza di don Ezio Palombo, il suo legame con don Milani e la scelta di cambiare la comunità partendo dalla cura dei più piccoli e dei più fragili. L’altro spazio accoglie l’Associazione dei Carabinieri in congedo, attiva in molteplici servizi alla comunità

Il percorso espositivo è stato curato dalla Fondazione CDSE nell’ambito dell’iniziativa del Consiglio regionale della Toscana “I care, la Toscana dei valori umani e della lotta alle disuguaglianze a 100 anni dalla nascita di don Milani” per la Festa della Toscana 2023.

Ultimo aggiornamento

16-03-2024 16:03

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