
Contenuto
Vaiano, 31 maggio 2025 - È stata respinta, con otto voti contrari, due astenuti e due favorevoli dal consiglio comunale di Vaiano la mozione presentata dalla consigliera Emanuela Paci, capogruppo del gruppo consiliare Vaianesi, che chiedeva l’avvio di una procedura per individuare un immobile da destinare ad una Tenenza dei Carabinieri unica per i Comuni di Cantagallo, Vaiano e Vernio.
Secondo l’Amministrazione comunale guidata dalla sindaca Francesca Vivarelli, la creazione di una tenenza unica – che comporterebbe l’eliminazione delle attuali stazioni di Vaiano e Vernio – non garantirebbe il controllo capillare ed efficace del territorio ed un innalzamento del livello di sicurezza, per il quale è fondamentale una presenza decentrata dei presidi.
«La sicurezza per l’amministrazione è un tema e un obiettivo fondamentale, ma l’idea di un presidio unico – sottolinea la sindaca di Vaiano – non ci sembra la soluzione giusta per il nostro territorio: poter contare sulla presenza dell’arma dei Carabinieri, con presidi a nord e a sud della Val di Bisenzio, è un elemento fondamentale, a cui ci pare sbagliato rinunciare, in considerazione delle caratteristiche del territorio e delle esigenze delle nostre comunità. Uno degli elementi di forza che garantisce efficacia nell’azione di prevenzione, controllo e repressione dei Carabinieri, è proprio la loro presenza capillare sul territorio: la capacità di integrazione dell’arma dei Carabinieri nelle comunità locali è una garanzia per i cittadini. Chiedere l’istituzione di una tenenza non solo rischia di farci perdere questo presidio diffuso, ma non è nemmeno detto che la sede sarebbe a Vaiano, visto che l’istituzione e la collocazione di una tenenza dipende, oltre che dalla consistenza demografica del territorio in cui è inserita, dal dato di incidenza dei reati e dal livello di rischio e di criticità».
Attualmente il territorio è servito da 10 carabinieri a Vaiano, 7 a Vernio e 3 forestali nei comuni di Vernio e Cantagallo. Una tenenza, come quella di Montemurlo, conta 25-26 militari, parte dei quali sono impiegati nelle attività di ufficio e quindi non disponibili per il servizio attivo sul territorio.
«L’estensione di copertura oraria che sarebbe garantita da una tenenza può essere ottenuta con scelte più adatte al nostro contesto. Intanto - prosegue la sindaca - non ci sembra che emerga l’esigenza di avere gli uffici dei carabinieri aperti in orario notturno. Invece riteniamo necessaria una copertura del controllo e della presenza sul territorio maggiore ed estesa con più pattuglie anche in orario notturno e festivo. Ad onor del vero, è giusto riconoscere il lavoro che già oggi i Carabinieri della Val di Bisenzio svolgono per dare, attraverso la capacità di coordinamento tra la stazione di Vaiano e quella di Vernio, maggiore copertura possibile in questo senso. Tuttavia riteniamo utile chiedere un incremento degli organici delle due attuali stazioni per potenziare il servizio nelle fasce orarie e nei giorni di minor presenza».
«Gli attuali organici dei carabinieri – evidenzia la sindaca – sono ancora definiti sulla base di parametri risalenti a decenni fa, quando la situazione della sicurezza era molto meno complessa di oggi. È evidente che serva un aggiornamento a livello nazionale, che tenga conto delle nuove esigenze dei territori, Ciò fermo restando che, secondo quanto emerso dal Cosp in Prefettura del 13 maggio, la situazione della sicurezza nella Val di Bisenzio richiede attenzione, ma i dati sull’incidenza dei reati in rapporto alla popolazione non sono motivo di eccessivo allarme».
Infine, Vivarelli ribadisce anche la necessità di sbloccare il turnover nella Polizia municipale.
«Nel novembre scorso, durante l’audizione in Commissione parlamentare sullo sfruttamento del lavoro, insieme ad altri sindaci ho chiesto formalmente al Governo di stralciare il blocco del turnover per poterci consentire di assumere altri agenti di Polizia municipale. È un provvedimento fondamentale se si vuole davvero rafforzare la sicurezza dei cittadini. È necessario aumentare l’organico delle forze dell’ordine senza sacrificare la capillarità e il coordinamento, mantenendo le competenze specifiche di ciascun corpo».
A cura di
Questa pagina è gestita da
Ultimo aggiornamento: 31-05-2025, 10:15