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Leda Erente

Una poesia errante che nasce da appunti fotografici, i cui passi creano una geografia nuova, interiore, poetica, è la poesia di Leda Erente, l’autrice di “Come l’ombra di un vaso di fiori – Esercizi di ethopoiesis” (edizioni Transeuropa, 2021).

Il volume sarà presentato lunedì 15 novembre, alle ore 17, all’Istituto Comprensivo L. Bartolini di Vaiano nell’ambito della rassegna letteraria “Un autunno da sfogliare - Per seguire nuovi sentieri. Incontri letterari tra natura, storia e territorio”, promossa dalla Fondazione CDSE in collaborazione con la scuola Bartolini e il Comune di Vaiano.

L’autrice, laureata in Lettere, specializzata in Storia Medievale, è docente di Italiano nella scuola secondaria di primo grado Lorenzo Bartolini di Vaiano. Interessata alle varie forme della comunicazione linguistica, in particolare a quella artistica, ha frequentato laboratori sul linguaggio poetico e visivo. Nella sua produzione emergono l’attenzione rivolta all’aspetto polimorfo della natura e la curiosità verso il mondo dell’erboristeria. Abita da qualche anno in Vallata e ama effettuare passeggiate lungo il fiume Bisenzio e per i sentieri che lo circondano. Queste escursioni hanno offerto l’occasione di conoscere meglio il territorio, cogliendo suggestioni nel paesaggio e scoprendo angoli in cui si annida un dettaglio evocativo capace di squarciare il velo della realtà. Si tratta di esercizi di ethopoiesis per imparare a raccogliere ciò che si manifesta nell’ordinario, perché è l'invisibile stesso che ci prende per mano manifestandosi. Una poesia errante che nasce da appunti fotografici, i cui passi creano una geografia nuova, interiore, poetica. Osservare nel senso di serbare lo sguardo sorpreso, averne cura e farsi custodi, testimoni, per tramandare la bellezza che va saputa cogliere anche nel particolare più umile della natura.

Ultimo aggiornamento

30-08-2022 17:08

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