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In Val di Bisenzio si è svolto stamani il tradizionale corteo unitario del 25 aprile dopo due anni di pandemia. L’evento ha seguito le celebrazioni di commemorazione delle vittime del nazifascismo che si sono svolte nei tre Comuni. Al corteo hanno partecipato i sindaci Primo Bosi, Guglielmo Bongiorno (Cantagallo) e Giovanni Morganti (Vernio) insieme a un gruppo di studentesse del Consiglio comunale dei ragazzi di Vaiano e di Cangallo e ai rappresentanti di Anpi con la presidente vaianese Luciana Brandi che è intervenuta alla commemorazione dei caduti. Quest’anno, a sottolineare i valori della liberazione dal nazifascismo, c’erano tre giovani studentesse del Consiglio comunale dei ragazzi di Vaiano- Cantagallo che hanno letto brani che hanno legato la storia di oggi a quella di ieri: la memoria dello storico sindaco e partigiano Carlo Ferri che rievoca l’attacco fascista dell’aprile ’21 ai luoghi di incontro della popolazione libera, una riflessione di Lidia Menapace e un editoriale della rivista Internazionale sulle guerre in corso nel mondo. Le studentesse hanno partecipato a un percorso di avvicinamento al 25 aprile con le storiche della Fondazione CDSE e i rappresentanti di ANPI Vaiano, seguendo lezioni su documenti originali e visite guidate ai luoghi storici dell'antifascismo vaianese.

La celebrazione della Liberazione in Vallata ha una solida tradizione. A Vaiano, negli anni tra la fine della II Guerra Mondiale e l’istituzione del Comune (1949), la festa del 25 aprile fu organizzata dal Comitato di Liberazione Nazionale, dai partiti e dai sindacati. Con la nascita del Comune, è l’amministrazione a promuovere e preparare la festa con il corteo unitario dei tre comuni valbisentini e ANPI, anche perché nel singolare personaggio di Carlo Ferri, simbolo di lotta e di speranza, si riunivano la figura del sindaco di Vaiano e del comandante della Brigata partigiana Bogardo Buricchi

Ultimo aggiornamento

30-08-2022 17:08

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