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L’arte si fonde ad altre discipline artistiche e letterarie alla Villa Il Mulinaccio a Vaiano. Il primo degli eventi correlati alla mostra di Piero Arrighini - visitabile nei weekend fino al 2 aprile compreso – è in programma per questo sabato, 18 marzo, alle ore 16.00 presso la Tinaia della Villa il Mulinaccio con la presentazione del nuovo romanzo storico di Diletta Pizzicori Gli anni dei ricordi (Sperling & Kupfer, 2023) alla presenza dell'autrice, della direttrice della Fondazione CDSE Alessia Cecconi, che ha anche seguito insieme alla famiglia Arrighini la curatela scientifica della mostra, e di Luisa Ciardi.

«Una saga famigliare capace di descrivere attraverso i suoi personaggi un caleidoscopio di sentimenti.» - così Catena Fiorello Galeano ha definito il romanzo storico della Pizzicori. Un romanzo che tocca i luoghi della Val di Bisenzio durante il secondo decennio del ‘900, raccontando le vicende della giovane Leticia Parker che torna dopo un anno alla tenuta di famiglia a Meretto. Ormai è diventata una donna, indipendente e ambiziosa, appassionata di archeologia e incline ai fermenti culturali fiorentini. Alla sua storia personale si intrecciano quelle degli altri personaggi introdotti dal romanzo come Primo Gualtieri, il giardiniere della villa che non ha mai smesso di pensare a lei e, quando i due si ritrovano, tutto sembra essere uguale a prima. A fare da cornice a questo amore e alle loro estati trascorse insieme, gli avvenimenti storici e culturali di quegli anni, i grandi cambiamenti che attraversano l'Italia tra violenza, crimini dello squadrismo fascista, la visita di Hitler a Firenze. Al centro le passioni della giovane donna, il temuto segreto del rampollo di famiglia Theodore Oswald Parker, l'amicizia con il giovane archeologo Ranuccio Bianchi Bandinelli e con Matilde Castelfranco e poi i matrimoni, i figli. Echi nient'affatto lontani che si riverberano fino al 1993, quando Julia Patel lascerà Oxford per tornare a Meretto, sulle tracce della storia della nonna e della sua famiglia. Qui, grazie a Fosco, il nipote di Primo, e a un manoscritto di cui non conosceva l'esistenza, si troverà a fare i conti con un passato lontano e oscuro, nel tentativo di dare una risposta al dramma che colpì la valle tanti anni prima: che fine ha fatto la piccola Virginia?

Tra passioni, enigmi e storia non così tanto lontana durante la presentazione l’autrice vi condurrà nel suo romanzo, raccontando anche un po’ di se stessa e spiegando le motivazioni che l’hanno spinta ad ambientare un romanzo d’amore e di passioni nella Val di Bisenzio facendo la scelta di raccontare anche quel preciso periodo storico.

“Come ne I nostri anni leggeri, attraverso questo libro desideravo rendere protagonista il nostro territorio, che troppo spesso tendiamo a dare per scontato – sottolinea l’autrice del libro Pizzicori continuando: Volevo che la trama portasse il lettore a osservare il pratese con occhi diversi, magari suscitare curiosità per quel passato che ci siamo lasciati alle spalle non molto tempo fa. Il romanzo storico non è un saggio scientifico, deve però essere attendibile e verosimile. Anche stavolta, preziosissimo è stato l’aiuto del CDSE, che mi ha permesso di recuperare tanti fatti – come il terremoto del ’19, le incursioni fasciste, le lotte operaie – e tanti personaggi, Carlo Ferri, Angiolo Menicacci, Giorgio Castelfranco, la cui memoria, nel mio piccolo, sono contenta di poter contribuire a perpetuare”.

Dopo I nostri anni leggeri, Diletta Pizzicori torna a parlare dell'Italia degli anni Venti e Trenta con un'avvincente saga famigliare, la storia di un amore che sopravvive al tempo e supera le convenzioni sociali.

“Come Fondazione CDSE siamo molto felici di presentare con l'Amministrazione comunale di Vaiano il nuovo romanzo di Diletta Pizzicori nella cornice della villa del Mulinaccio e della mostra di Arrighini. La saga storica creata dalla scrittrice affonda le sue radici nelle ricerche archivistiche e bibliografiche realizzate in primis al CDSE, dando visibilità e regalando poesia a personaggi, eventi e luoghi che abbiamo ritrovato nelle pieghe della storia. La bellezza dei paesaggi agresti della Val di Bisenzio -dalla Villa di Meretto alla Calvana - emerge potente nelle pagine del romanzo, creando un legame con i meravigliosi squarci paesaggistici di Arrighini, dedicati in gran parte agli stessi luoghi narrati nella saga: due forme d'arte per raccontare un bellissimo territorio" – dice Alessia Cecconi direttrice della Fondazione CDSE.

Porterà i saluti a nome dell’Amministrazione comunale l’assessore alla Cultura Fabiana Fioravanti che sottolinea: “le interconnessioni e il dialogo che scaturisce tra le opere di Arrighini e le parole racchiuse nel romanzo di Diletta Pizzicori, sul filo comune della Cultura. Due espressioni artistiche che ci riportano entrambe uno spaccato delle tradizioni, degli avvenimenti, dei luoghi e delle persone della nostra Val di Bisenzio da i primi decenni alla fine del 1900”.

Per informazioni sulla mostra e sugli eventi (no prenotazioni) contattare: Ufficio Associato Cultura e Promozione del Territorio (eventi@bisenzio.it | 0574 931065 – 931264) dal lunedì al venerdì in orario 09.00 - 13.00.

Ricordiamo che la mostra su Arrighini è visitabile sabato e domenica dalle ore 15.00 alle ore 19.00 ad ingresso libero e gratuito, per alcuni eventi è necessaria la prenotazione.

Ultimo aggiornamento

14-03-2023 09:03

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