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Vaiano, 12 dicembre 2025 - Partecipazione intensa e calorosa per il sesto e ultimo appuntamento della rassegna culturale “Un’altra dimensione d’amore”, promossa dal Comune di Vaiano e dal Tavolo delle Pari Opportunità, in collaborazione con il Circolo Arci G. Rossi, la Casa del Popolo di Vaiano e il Circolo La Spola d’Oro.

La rassegna, ideata da Letizia Magnolfi e Margherita Cavaciocchi, ha chiuso il suo percorso con un incontro dal titolo “Libertà e forza di scegliere”, attraverso l’analisi del film Pane e tulipani di Silvio Soldini (2000), opera simbolica sul coraggio di riscrivere la propria vita e sull’autodeterminazione femminile.

Ad aprire la serata è stata l’assessora alle Pari Opportunità Chiara Martini, portando anche il saluto della sindaca Francesca Vivarelli. Martini ha espresso profonda gratitudine alle curatrici e ai circoli ospitanti, sottolineando come il percorso condiviso abbia generato riflessioni autentiche sul modo in cui viviamo le relazioni e la dimensione affettiva, evidenziando l’importanza di proseguire su questa strada: "Quello che abbiamo costruito insieme non deve rimanere un episodio isolato. È l’inizio di un progetto culturale di ampio respiro che vogliamo radicare nella nostra comunità, perché parlare di sentimenti, libertà e rispetto significa lavorare sul tessuto vivo della cittadinanza".

Letizia Magnolfi ha accompagnato il pubblico in un viaggio d’insieme attraverso le figure femminili esplorate negli incontri precedenti. Attraverso una piccola galleria di memorie condivise offerta al pubblico, ciascuna di questa donne ha voluto rappresentare un tassello nel discorso sulla libertà personale e sui modelli di genere, offrendo così un ponte simbolico verso la protagonista del film della serata finale: Rosalba.

Nell’analisi del film, Magnolfi ha messo in luce come Rosalba non sia una vittima passiva delle circostanze, ma una donna che sceglie — con coraggio e autodeterminazione — di sottrarsi a una quotidianità imposta da ruoli rigidi e strutturati. La sua fuga a Venezia non è un capriccio, ma un atto di libertà consapevole, una dichiarazione contro la gabbia domestica e i retaggi patriarcali che definiscono la “brava moglie” e la “brava madre”. Un gesto fondamentale per la Vita, che apre lo sguardo su cosa significhi prendersi il diritto di essere felici.

La parte musicale curata da Margherita Cavaciocchi ha rappresentato il cuore emotivo della serata, conquistando e commuovendo il pubblico.

I brani eseguiti sono stati: Madrid – Margherita Cavaciocchi, Cu ti lu dissi – Rosa Balistreri, Both Sides Now – Joni Mitchell, Bella ciao – nella versione di Marc Ribot

Quest’ultima interpretazione, intensa e fortemente evocativa, ha suscitato una partecipazione e un’emozione profonda nel pubblico, divenendo simbolo del valore liberatorio e resistente che ha rappresentato l’intero ciclo di incontri. La musica ha fatto da sottotesto poetico ai temi emersi nella narrazione e nel film, amplificando significati e sensibilità evocativa.

In conclusione, l’assessora Chiara Martini ha voluto raccogliere il senso dell’intero percorso:

"Questa rassegna ci ha ricordato che la libertà non è mai un bene garantito, ma un movimento continuo, un cammino che richiede consapevolezza e coraggio. Le storie che abbiamo attraversato, le voci che abbiamo ascoltato, le emozioni che abbiamo condiviso ci consegnano una responsabilità: continuare a costruire comunità attraverso la cultura, riconoscendo il valore delle relazioni, del rispetto e della scelta".

Con questo sesto incontro si chiude un ciclo ricco di riflessioni, arte e partecipazione, che ha saputo generare uno spazio di ascolto e confronto autentico, un successo che a Vaiano non si vedeva da molto tempo. Un seme, che come auspicato dall’ Amministrazione, è pronto a germogliare in nuovi percorsi e nuove forme di dialogo per tutta la comunità.

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Ultimo aggiornamento: 12-12-2025, 16:42