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Vaiano, 1 ottobre 2025 – Con un bilancio di oltre un migliaio di partecipanti, la seconda edizione del Festival della Pace di Vaiano si è chiusa confermandosi come un appuntamento di grande rilievo per la comunità. Promosso dal Comune di Vaiano in collaborazione con la Fondazione CDSE e ANPI Vaiano, con il contributo di tante associazioni locali e nazionali e la presenza attiva di decine di volontari, il Festival ha intrecciato memoria, cultura e partecipazione, in un tempo segnato da conflitti e guerre.
Il Festival si è aperto il 10 settembre con la deposizione della corona al Monumento ai Caduti e l’inaugurazione della mostra storica “Cucire per la Pace. Bandiere multicolore degli anni Cinquanta”, curata dalla Fondazione CDSE e dalla Fondazione Valore Lavoro e ospitata nella sala consiliare del Comune, accompagnata da un concerto del Tuscae Gentes Trio che ha unito musica popolare e memoria. Nei giorni successivi non sono mancati momenti di approfondimento e dialogo: il 19 settembre il giornalista Luca Misculin ha presentato il suo volume “Mare aperto. Storia umana del Mediterraneo centrale”, che ha offerto uno sguardo sui conflitti e le migrazioni contemporanee, mentre il 20 settembre la Biblioteca Basaglia ha accolto bambini e famiglie con laboratori creativi dedicati al tema della pace, pensati per le diverse fasce d’età. Spazio anche al teatro con lo spettacolo “C’era una volta la guerra”, portato in scena il 25 settembre dal Teatro di Emergency al Circolo La Spola d’Oro della Briglia.
Il momento più partecipato è stato quello del 28 settembre, con l’inaugurazione del murales “Voglia di Pace” realizzato dall’Associazione Don Milani e la grande sfilata collettiva al Parco Carlo Ferri che ha visto protagoniste la Bandiera della Pace più grande del mondo e la bandiera della Palestina, in un gesto simbolico di convivenza e solidarietà tra i popoli. La giornata si è conclusa con il concerto “Canzoni di Pace” di Edoardo Michelozzi. Il 30 settembre la riflessione si è spostata alla Sala Polivalente con l’incontro “La genesi del male: l’empatia può salvare il mondo?”, guidato da Gaia Spinelli e Benedetto Mucci, che hanno coinvolto il pubblico in un dialogo sul rapporto tra umanità e disumanizzazione.
La mostra “Cucire per la Pace”, che raccoglie cinque bandiere originali cucite dalle donne negli anni Cinquanta insieme a fotografie e documenti, resterà aperta fino a venerdì 10 ottobre 2025. È visitabile nella sala consiliare del Comune con ingresso gratuito, negli orari di apertura del Municipio (dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.00, martedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 17.30) e su prenotazione per gruppi e scuole, che nei prossimi giorni parteciperanno numerosi grazie all’adesione dell’Ics Bartolini.
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Ultimo aggiornamento: 07-10-2025, 13:35
